- Il vice primo ministro dell’Ucraina ha twittato che i sostenitori possono ora fare donazioni anche in Dogecoin.
- Mykhailo Fedorov ha fatto appello alla comunità Dogecoin e ha anche menzionato il creatore di Dogecoin e Elon Musk nel suo tweet.
- In altre notizie, il rublo russo continua a cadere mentre la guerra tra Russia e Ucraina continua.
L’Ucraina ora accetta donazioni Dogecoin per sostenere la loro lotta contro l’invasione russa.
Su Twitter oggi, il vice primo ministro dell’Ucraina, Mykhailo Fedorov, ha annunciato che i sostenitori dell’Ucraina possono anche inviare donazioni in Dogecoin, aggiungendosi alla lista delle criptovalute che possono attualmente essere utilizzate per fare donazioni alla nazione combattente.
Chiunque può ora fare una donazione in Dogecoin all’Ucraina inviando DOGE all’indirizzo del portafoglio incluso nel recente tweet di Fedorov. Finora, oltre 33 milioni di dollari sono stati donati all’Ucraina attraverso le criptovalute. L’elenco delle criptovalute che possono essere utilizzate per inviare donazioni è stato ampliato da Bitcoin, Ethereum, Tether e Polkadot, per includere ora anche Dogecoin.
Fedorov ha iniziato il suo recente tweet deridendo la valuta nazionale russa, il rublo, dicendo che Dogecoin ha superato il valore della valuta fiat russa. Il vice primo ministro ha anche invitato i membri della comunità Dogecoin, compresi due dei più grandi nomi di Dogecoin: il creatore di Dogecoin stesso e Elon Musk, che è conosciuto come il Doge-padre.
In altre notizie di oggi, il rublo russo continua a scendere rispetto al dollaro USA.
Il rublo continua a scendere rispetto al dollaro USA (Fonte: TradingView)
Come si può vedere dal grafico qui sopra, il dollaro continua a rafforzarsi contro il rublo mentre le sanzioni globali paralizzano la valuta nazionale della Russia. Il prezzo di un rublo russo è meno di un centesimo di dollaro – crollando di quasi un terzo dall’inizio di quest’anno.
La caduta del valore del rublo ha lasciato le persone a chiedersi se il governo russo si rivolgerà o meno alle criptovalute per eludere le sanzioni attuali e future.