L’era dell’economia digitale si è definitivamente assestata portando con sé una ridefinizione degli scambi commerciali. L’intelligenza artificiale, i servizi di cloud computing, l’uso di app di pagamento elettronico, la supply chain sono tutti strumenti che hanno prodotto effetti positivi in termini di controllo (più rapidità alle frontiere) ma anche di vantaggi (i consumatori hanno informazioni complete e dettagliate dei prodotti acquistati). Questi mutamenti inevitabilmente hanno attirato il mercato finanziario che, in poco tempo, ha subito una modifica importante: transazioni digitali ed e-commerce in primis, hanno portato ad un uso sempre più frequente delle criptovalute.
Questi strumenti sono stati protagonisti di una repentina crescita e di un uso sempre più frequente da parte degli investitori, attratti da maggiori profitti tramite scambi commerciali istantanei, in spazi garantiti e sicuri. L’innovazione finanziaria ha spinto così tanto il settore delle cripto da incentivare, per la prima volta, una Nazione all’emissione di una vera e propria valuta digitale di Stato.
Il governo cinese, affiancato dalla sua banca centrale, dopo approfonditi studi e valutazioni di impatto sul mercato, si è cimentata nell’emissione della prima moneta digitale di Stato: lo Yuan (o e-CNY). Pioniera in un settore così rilevante, la Cina popolare ha pensato proprio di emettere una valuta digitale sostituendo parte della circolazione di denaro fisico per portare, l’economia nazionale, verso un nuovo approccio, innovativo, all’avanguardia e smart.
Criptovaluta o Moneta Digitale? Le Differenze con il Bitcoin
Per comprendere meglio la natura di questa nuova valuta è necessario chiedersi: lo Yuan digitale cinese può essere assimilato ad una classica criptovaluta? Ebbene no! Considerare questa valuta come un Bitcoin, ad esempio, appare scorretto. Ecco perché:
- Il Bitcoin non ha un intrinseco valore monetario ma è un asset digitale scambiato in spazi virtuali (piattaforme exchange). Lo Yuan digitale, invece, è una moneta che non ha la tipica volatilità delle criptovalute, per cui non è colpita da eventuali oscillazioni di mercato e, inoltre, mantiene un riconoscimento fiscale nello spazio economico nazionale.
- A differenze delle criptovalute (sorrette da velocità di transazioni più basse) lo Yuan necessita di una piattaforma per poter effettuare gli acquisti; questo, inevitabilmente, comporta un notevole aumento di transazioni.
- Lo Yuan cinese non consente di realizzare investimenti, ma opera come metodo di pagamento tracciabile (dati personali e storico delle transazioni sono visionabili); aspetti, questi, che lo differenziano dalle criptovalute.
La criptovaluta cinese, dunque, è caratterizzata da un’essenza digitale che, però, allo stesso tempo è ancorata ad una centralizzazione posta in capo allo Stato Cinese. Di contro, i Bitcoin, si caratterizzano per decentralizzazione, volatilità ed anonimato, caratteristiche assenti nella nuova moneta digitale cinese.

Il Progetto Cinese
Il progetto cinese sulla digital currency Yuan individua una valuta che mantiene il riferimento alla sua corrispondente fisica ma, al contempo, segue il sistema del blockchain. La scelta (non ancora definitiva) della blockchain è stata influenzata dalla consolidata garanzia che questo sistema dà in termini di privacy e sicurezza, aspetti tenuti in considerazione dal governo cinese proprio per evitare furti dei risparmi dei cittadini o dei loro dati sensibili.
Aspetto negativo, però, della blockchain è, sicuramente il necessario uso di catene di blocchi per poter garantire la registrazione delle transazioni. Poiché la Repubblica Popolare Cinese ha un tasso di popolazione elevato sarà difficile che questa tecnologia possa riuscire a gestire al meglio l’ampio volume delle transazioni realizzate dai suoi cittadini, pertanto, è più probabile che il governo decida di ispirarsi sì a questo sistema, ma applicando regole proprie.
Il Governo cinese ha elaborato questo progetto per centralizzare il frequente uso della moneta digitale (con tale operazione cerca di dare un freno ai fondi Alipay e Yu’E Bao, vere proprie potenze nel settore) incidendo anche sull’evasione fiscale: più sicurezza nelle transazioni e nell’uso dei dati personali degli utilizzatori, più utilizzo della moneta digitale.
Il percorso seguito dallo e-CNY denota la stretta correlazione di questa moneta digitale con il suo corrispettivo fisico. La People’s Bank of China, banca centrale della Repubblica Popolare Cinese, gestisce l’emissione della valuta digitale, successivamente questa viene distribuita alle banche e, da qui, gli utenti finali potranno richiederla ed utilizzarla.
La valuta è ancora in fase di sperimentazione (poche città cinesi la stanno utilizzando) ma l’obiettivo finale guarda ad una generale applicazione su il territorio nazionale entro il 2022: il Governo cinese vorrebbe giungere alla fase di completamento proprio in vista dei Giochi Olimpici, ottimo trampolino di lancio per far conoscere questo nuovo strumento agli Stati partecipanti.
Yuan Digitale: Caratteristiche e Funzionalità
Per quanto riguarda l’uso della nuova moneta digitale Yuan è necessario effettuare il download dell’app di riferimento e collegare il proprio conto bancario alla stessa. Successivamente l’utente potrà recarsi nel negozio fisico e realizzare acquisti tramite un QR code con cui potrà completare la transazione.
Un’altra modalità di utilizzo è quella dell’avvicinamento di due dispositivi (smartphone) dotati della tecnologia Near Field Communication (NFC): in questo modo si realizzerà il trasferimento automatico di denaro digitale.
Lo Yuan cinese sembrerebbe destinato ad una rapida espansione. In presenza di una massimizzazione commerciale diventata, ormai, il campo di battaglia delle maggiori potenze mondiali dotarsi di una moneta istantanea e capace di attrarre gli investitori significa, soprattutto, dotarsi di uno strumento di azione che potrebbe fare la differenza in un’epoca in cui, sanzioni agli scambi commerciali, divieti di trasferimento di beni e, purtroppo, eventi avversi (catastrofi naturali, crisi economiche, pandemie) sono più che presenti e capaci di cambiare repentinamente molti settori economico-finanziari cruciali.
Addio Banconote? Previsioni per il Futuro
Diversi Stati guardano alla possibilità di introdurre, anch’essi, una moneta digitale di Stato: la Nigeria sta realizzando test sulla sua eNaira, valuta digitale nigeriana, i Paesi del Sudamerica guardano con interesse a questo nuovo strumento mentre l’Europa, con più cautela, attenderà il 2022 prima di addentrarsi nell’emissione di quella che potrebbe essere, definitivamente, la nuova moneta circolante. Verso un futuro più digitale, senza banconote e monetine? Chissà!